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aspetti clinici

I disturbi della personalità

I disturbi di personalità rappresentano modi costanti di agire e di valutare, accompagnati spesso da forme sottili di disagio, vissuto come ineludibile; altre volte il disagio prende forma in una sofferenza interiore intensa e drammatica, in stati emotivi di vergogna, inadeguatezza, diffidenza, ansia, rabbia esplosiva, sconforto.

Si tratta di tratti costanti del comportamento, da molti ritenuti non modificabili, che alimentano stili relazionali conflittuali o non adeguati al contesto sociale, che spesso sfociano in manifestazioni cliniche estreme, ad esempio in agiti auto o etero lesionistici gravi, o in stati alterati di coscienza.

Il Manuale Diagnostico DSM, redatto dall’American Psychiatric Association, ha proposto un raggruppamento di questi disturbi in 3 gruppi.

I pazienti del gruppo A sono accomunati da comportamenti eccentrici o bizzarri, sono sospettosi e paranoici, o tendono ad estraniarsi dalla vita sociale

I pazienti del gruppo B hanno in comune atteggiamenti grandiosi, a volte eccessivi, contraddistinti da una mutevolezza confondente, connotati da un’intenso coinvolgimento emotivo che varia tra rabbia, passione, depressione, distacco.

I pazienti descritti dal gruppo C sono accomunati dall’inibizione nelle relazioni sociali, che attivano in loro forte ansia e senso di inadeguatezza.

Disturbi del gruppo A
Paranoide
Schizoide
Schizotipico
Disturbi del gruppo B
Borderline
Narcisista
Antisociale
Isterico istrionico
Disturbi del gruppo C
Evitante
Dipendente
Ossessivo compulsivo

Sono disponibili vari tipi di trattamento del disturbo borderline di personalita’: la Terapia dialettico-comportamentale di M. Linehan
la Terapia basata sulla mentalizzazione di P. Fonagy
la Psicoterapia focalizzata sul transfert di O. Kernberg

La psicologia clinica si sta negli ultimi anni interessando molto dei disturbi del gruppo B, che con una migliore formazione diagnostica stiamo riscontrando in misura sempre maggiore tra coloro che sono interessati ad un trattamento psicoterapico, anche se spesso queste persone cercano, senza trovare effettivo giovamento, una terapia farmacologica.

La problematica border è spesso riconoscibile in soggetti che agiscono comportamenti impulsivi ed apparentemente imprevedibili verso gli altri, con esiti a volte drammatici. Altri individui tendono invece ad indirizzare verso se stessi la rabbia che genera dal loro disagio, con comportamenti eccessivi e pericolosi, fino anche a infliggersi ferite o suicidarsi.

curare il panico

Ansia, tensione, stress, indicano una condizione di attesa verso una minaccia futura, non ben definita o non ancora presente.

L’ansia è uno stato emotivo simile alla paura, ma è una paura senza pericolo.

Nella sua forma più acuta può assumere le caratteristiche della cosiddetta crisi di panico.

A segnalarci il sopraggiungere di un attacco di ansia o di una crisi di panico sono delle variazioni neurovegetative nel nostro corpo: palpitazioni, vertigine, nausea, sudorazione, vampate di calore, nodo alla gola, senso di oppressione al petto, stato di confusione.

Quasi sempre la forte intensità di questi sintomi fisici fa si che la persona che li prova sia convinta di avere un grave problema organico, tanto da rivolgersi spesso alle cure del Pronto Soccorso. Il cuore batte forte, accompagnato da un senso di vertigine, e col passare dei minuti sembra che il disagio cresca verso livelli insostenibili. Il pensiero che accompagna queste sensazioni è: “avrò un infarto e morirò” oppure “sto impazzendo, perderò il controllo delle mie azioni”.

A seguito delle crisi di panico molti individui sviluppano una conseguente agorafobia secondaria. Di conseguenza, essi cominciano ad evitare i luoghi dove temono che un attacco di panico possa accadere o dove sarebbe difficile ottenere aiuto. Se l’agorafobia diviene abbastanza grave, una persona può trovarsi seriamente condizionata dalla difficoltà di lasciare la propria casa.

L’attacco di panico è il risultato di “interpretazioni catastrofiche” di alcuni eventi fisici o mentali, che vengono erroneamente considerati indicatori di attacchi cardiaci, di possibili svenimenti o soffocamenti, o che si sta per impazzire.

leggi il manuale di auto aiuto, come affrontare l’ansia e il panico:

 

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